I miei vicini: gli Yamada

Yugi Muto

Posted on 12/7/2010, 14:29

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Houhokekyo Tonari no Yamada-kun

Scheda Film:
Titolo originale: ホーホケキョとなりの山田くん (Houhokekyo Tonari no Yamada-kun)
Titolo inglese: My neighbors the Yamadas
Anno: 1999
Genere: Commedia
Durata: 104 min.
Regia: Isao Takahata
Sceneggiatura: Isao Takahata
Musiche: Akiko Yano
Produttore: Toshio Suzuki

Trama:
Gli Yamada sono una famiglia giapponese che più tipica e convenzionale non si potrebbe: il capofamiglia Takashi è un salaryman; la moglie Matsuko è casalinga; il figlio maggiore, Noboru, è studente; la figlia piccola Nonoko va alle elementari, e la nonna Shige, che vive con loro, aiuta nei lavori domestici; completa il quadretto il taciturno cane Pochi. Nel corso del film assistiamo a frammenti della loro vita quotidiana: le mille faccende da sbrigare, i piccoli litigi coniugali, la cocciutaggine dell'anziana Shige, i primi amori di Noboru... Tra piccoli drammi e momenti comici, tra realismo e fantasia, la vita della famiglia va avanti, verso un futuro roseo da attendere con il sorriso sulle labbra. Ennesimo capolavoro Ghibli, questo film è tratto da una serie di brevi strip umoristiche del disegnatore Hisaichi Ishii; di conseguenza "I miei vicini Yamada" non presenta una trama unica e lineare, ma mantiene una struttura "a sketch". Takahata costruisce un film composto da tanti piccoli quadretti familiari, che si uniscono a formare un paesaggio finale complesso e variopinto: la vita di una famiglia nei suoi molteplici aspetti. Isao Takahata, da sempre più intimista e realista rispetto al collega Miyazaki, ci regala qui un'opera del tutto insolita nel panorama Ghibli: molto comica e divertente, rimane allo stesso tempo capace di creare momenti di grande poesia e intensità, senza mai sfociare nel sentimentalismo, e anzi mantenendo sempre un tono leggero da commedia pura. Con un umorismo a volte talmente sottile da passare quasi inosservato, a volte più evidente e puramente comico, i personaggi del film affrontano situazioni tipiche della vita quotidiana, rivisitate con ironia e un pizzico di sarcasmo: e non sarà difficile, nemmeno per gli spettatori occidentali, identificarsi nelle manie o nei difetti di questa buffa famiglia. Il regista riesce a caratterizzare i suoi personaggi con il minimo indispensabile: un gesto, un tic, un breve dialogo, una battuta secca; pian piano entriamo anche noi a far parte del nucleo familiare, ridiamo e ci facciamo coinvolgere dalle loro piccole avventure di ogni giorno.

Curiosità:
Lo stile dell'animazione è un po' diverso degli altri film dello studio, tant'è che le scene sembrano essere riprese direttamente da un manga, visto che la geometria ed i colori appaiono molto più semplici seppur altrettanto efficaci esteticamente.

Download:

SPOILER (clicca per visualizzare)

parte1: http://b0gp6f.1fichier.com/en/
parte2: http://906261.1fichier.com/en/
sottotitoli: http://jw8b1c.1fichier.com/en/

Note culturali:
Quando takashi e matsuko sono su una barca in un fiume e vedono una pesca fuori dall'acqua e Noboru spunta da essa, è un riferimento ad una tipica favola giapponese: Momotarō (il ragazzo pesca). Quando invece takashi taglia il bamboo e dentro c'è Nonoko si riferisce ad un'altra favola: Kaguya
Quando Takashi e Matsuko danzano, ballano un tango.
Moonlight Rider è un riferimento al supereroe della TV giapponese degli anni 50. Il nome inglese è Moonlight Mask. La veste bianca e nera implica che sono degli Yakuza o gangster giapponesi.
In inverno, la famiglia si siede intorno al tavolo e mette le proprie gambe sotto una coperta. Questo tavolo si chiama Kotatsu.
Durante la scena in cui la famiglia si siede in cerchio e Takashi pesca delle carte dicendo"Takashi, Takashi, ecc" (dopo la voce narrante) si parla delle carte del nuovo anno chiamate nengajō.

Ringraziamenti per:
http://it.wikipedia.org/
http://en.wikipedia.org/

Edited by Ranma Saotome - 2/1/2013, 17:35

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